C’è un segno che attraversa millenni, migra tra popoli, cambia nome ma non potere evocativo: una stella a otto punte. La incontriamo su sigilli cilindrici, stele di confine, elmi e vesti regali, porte monumentali e mattoni smaltati. I sumeri la chiamavano Inanna; gli accadi e i babilonesi la conobbero come Ishtar. La sua stella è uno dei “pittogrammi” più riconoscibili del Vicino Oriente antico, ma la sua storia è anche un compendio di astronomia osservata, politica sacra, culto e memoria culturale. In questo saggio ripercorriamo origini, significati e metamorfosi della Stella di Ishtar, dal mondo sumero alla ricezione tardo-antica, con attenzione agli aspetti iconografici e agli indizi astronomici (soprattutto il legame con Venere), per capire perché questo segno continui a parlare al presente. 1) Chi è Ishtar (Inanna) e perché una stella Nella tradizione sumerica la dea si chiama Inanna (“Signora del Cielo”); in accadico e babilonese diventa Ishtar. È una divinità comples...
Ci sono storie che non troverai nei libri di scuola. La Storia Occulta è il blog che indaga ciò che la storia ufficiale tace. Qui esploriamo le origini dimenticate dell’umanità, i testi antichi riletti con occhi nuovi, il legame tra religione e contatto extraterrestre. Dai Sumeri agli Anunnaki, dalla Bibbia ai miti nascosti: ogni post è una porta aperta sul lato oscuro e affascinante del nostro passato.