Passa ai contenuti principali

Post

Il Suono di Mami: La Dea Madre impressa nel nostro DNA

Avete mai pensato a quanto sia universale la parola “mamma”? La pronunciamo tutti, da bambini, quasi senza impararla davvero. Viene fuori da sola, come se fosse impressa dentro di noi. E non succede solo in italiano. In tutto il mondo esistono parole simili: mama, amma, ima, ema. È curioso, vero? Potrebbe non essere nata per caso. Secondo alcune interpretazioni alternative delle antiche lingue e dei miti sumero-accadici, la parola "mamma" potrebbe affondare le sue radici nel nome di una delle più antiche divinità creatrici della storia umana: Mami, anche conosciuta come Ninursag, Ninmah o Nintu. Nomi diversi, ma tutti legati a un’unica entità: la Dea Madre, colei che secondo i testi cuneiformi diede forma e carne all’essere umano. Nel mito sumero della creazione, raccontato nell’Atra-Hasis e in altri testi mesopotamici, Mami è la divinità che modella l’uomo con l’argilla mescolata al sangue di un dio sacrificato. Un gesto potente, arcaico, quasi scientifico, che r...

Yahweh: il Dio nascosto tra gli dèi di Sumer

E se Yahweh non fosse mai stato l'unico Dio, ma solo uno dei tanti? Se la sua figura, così assoluta e dominante nei testi sacri, fosse in realtà il risultato di una lunga evoluzione, di una sovrapposizione di antiche divinità? Un sincretismo tra culture, credenze e tradizioni? Questa è una domanda che cambia tutto. Perché ci costringe a rileggere le Scritture non come rivelazione unica, ma come prodotto di stratificazioni culturali, riscritture teologiche e, forse, manipolazioni. Chi era davvero Yahweh? La Bibbia ce lo presenta come eterno, unico, onnipotente. Ma il suo nome appare tardi, non è presente nei primi racconti della Genesi. Lì si parla genericamente di Elohim. Solo più avanti, con Mosè, Yahweh rivela il suo nome: “Io sono colui che sono” (Esodo 3:14). Ma perché aspettare tanto per rivelarsi? E perché parlare con nomi diversi? Prima ancora si parla di El Shaddai, di Elyon, di Adonai. Tutti questi nomi indicano forse divinità differenti, poi unificate sotto un...

Abramo, il condottiero della terra di Sumer

ABRAMO ERA SUMERO Patriarca riconosciuto dalle tre grandi religioni monoteiste, è spesso rappresentato come il simbolo della fede assoluta e dell’obbedienza cieca al volere divino. Ma cosa accadrebbe se leggessimo la sua storia non come un racconto spirituale, ma come un frammento sopravvissuto di un’antica narrazione mesopotamica, riformulata per servire un preciso disegno teologico? Per secoli ci hanno raccontato la storia di Abramo come quella di un pastorello errante, semplice e devoto, scelto da Dio per fondare una stirpe benedetta. Ma scavando sotto la patina religiosa, sotto le immagini rassicuranti e spiritualizzate, emerge una figura molto diversa. Una figura potente, determinata, forse persino temuta. Un uomo abituato a combattere, a comandare, a fare alleanze e guerre. Abramo, il comandante.  Secondo la Genesi, Abram (prima di diventare Abramo) viveva a Ur dei Caldei, città sumera fiorente e centro religioso tra i più importanti dell’antico mondo mesopotamico...

Mosè e il mistero del monte Sinai

 Il racconto biblico di Mosè sul monte Sinai è uno degli episodi più iconici e misteriosi dell’Antico Testamento. Secondo la narrazione tradizionale, Mosè ascese il monte per ricevere direttamente da Dio le famose Tavole della Legge, tra tuoni, lampi e un’imponente nube che copriva la cima. Ma cosa si nasconde dietro questa descrizione così potente e quasi cinematografica? E se ciò che gli antichi interpretarono come manifestazioni divine fosse in realtà un evento di natura tecnologica, osservato con gli occhi di un popolo privo di termini e conoscenze adeguate per comprenderlo? Le scritture parlano di un “fuoco divorante” sulla sommità del monte, di un “suono di tromba che si faceva sempre più forte” e di una “gloria” che faceva tremare il popolo accampato ai piedi della montagna. Una scena che, riletta con occhi moderni, ricorda sorprendentemente la discesa di un velivolo, accompagnato da rumori assordanti, luce intensa e vibrazioni tali da scuotere la terra. Se a ciò si aggiung...

Prometeo e gli angeli ribelli: la fiamma proibita della conoscenza

Fin dalle più antiche cronache, l’umanità racconta di figure divine o semidivine che hanno sfidato l’ordine cosmico per donare all’uomo qualcosa di prezioso, ma proibito: la conoscenza. Fra questi miti, uno dei più emblematici è quello di Prometeo, il titano che rubò il fuoco agli dèi per donarlo agli uomini. Ma se osserviamo la storia con occhi liberi, vediamo come, in culture diverse, ritorni sempre lo stesso tema: esseri superiori che calano dal cielo e cambiano per sempre il destino umano. Nei testi biblici, sono i Nephilim e gli angeli ribelli, i Vigilanti, che trasmettono arti e segreti agli uomini. Ma che legame c’è tra queste storie? E cosa ci raccontano davvero sul nostro passato? Il mito di Prometeo: portatore di luce o ribelle maledetto? Nella mitologia greca, Prometeo è il titano che, mosso da compassione per l’umanità ancora primitiva, ruba il fuoco agli dèi dell’Olimpo e lo consegna agli uomini. Questo gesto dona agli esseri umani non solo la capacità di risca...

Quando il cielo parlava alla Terra

  C’è stato un tempo in cui l’uomo scrutava il cielo non per noia o per svago, ma per sopravvivenza, per timore, per fede. Ogni luce inattesa, ogni sussurro del firmamento poteva significare un presagio, un comando divino, un contatto. Eppure, in mezzo ai racconti mitologici e alle cronache religiose, vi sono testimonianze che sembrano andare oltre il simbolico. Descrizioni dettagliate di oggetti volanti, luci che sfidano la logica, apparizioni nei cieli osservate da eserciti interi o annotate da scrivani reali. Fenomeni talmente straordinari da spingere i popoli antichi a interpretarli come manifestazioni divine. Ma se non lo fossero? Questo saggio nasce da una domanda tanto semplice quanto scomoda: e se alcune delle divinità dei nostri antenati non fossero altro che visitatori provenienti da altrove? Non in senso metaforico, ma letterale. E se i carri di fuoco, le nubi luminose, gli “uomini venuti dal cielo” fossero la memoria deformata di contatti reali con intelli...

Gli Anunnaki, i veri creatori dell'umanità?

 Ciao a tutti, ricercatori della verità e spiriti liberi! Oggi ci addentriamo in un territorio che la storia ufficiale preferisce spesso ignorare o liquidare con un sorriso condiscendente: l'ipotesi affascinante e scomoda che l'umanità non sia semplicemente il prodotto di un'evoluzione cieca o di un'unica creazione divina, ma piuttosto il risultato di un intervento di esseri provenienti da un altro mondo . Stiamo parlando degli Anunnaki , e non solo esploreremo chi erano, ma metteremo anche in discussione il motivo per cui la narrativa accademica fatica così tanto ad accettare questa possibilità. Chi Sono gli Anunnaki? Le Radici Sumeriche e le Loro Voci Scomode Per comprendere chi siano gli Anunnaki, dobbiamo fare un balzo indietro di migliaia di anni, fino all' antica Mesopotamia , la culla di una civiltà che ha sfidato e continua a sfidare le nostre convenzioni storiche: i Sumeri . Questo popolo incredibilmente avanzato ci ha lasciato una quantità impressionante ...

Il culto di Aton: un contatto mascherato da rivoluzione religiosa?

Il culto di Aton: un contatto mascherato da rivoluzione religiosa? Quando Akhenaton salì al trono, l’Egitto era un impero consolidato, retto da una struttura teologica millenaria: un pantheon ricco di divinità antropomorfe, riti tradizionali, templi, gerarchie sacerdotali. Ma in pochi anni, il nuovo faraone attuò una rivoluzione spirituale senza precedenti : chiuse i templi, proibì il culto di Amon, fece distruggere le immagini degli dei e impose l’adorazione esclusiva di Aton . Chi era Aton? Non un dio con volto, corpo o personalità. Aton non era rappresentato come un falco, uno sciacallo, un uomo con testa di ibis. Aton era un disco splendente nel cielo , da cui scendevano raggi terminanti in mani . Non parlava, non combatteva, non prendeva forme: irradiava . Questa scelta non è solo teologica. È visiva. È simbolica. È inquietante. 👁️‍🗨️ Un oggetto nel cielo? In chiave ufologica, il disco di Aton non rappresenta un dio astratto , ma un oggetto fisico . Un veicolo. Un’entità l...

L'Oro delle Ande: La Maca come Tecnologia di Sopravvivenza (e perché la Caffeina è obsoleta)

Spesso pensiamo alla tecnologia come a qualcosa fatto di silicio, circuiti e righe di codice. Ma esiste una forma di tecnologia molto più antica: quella biologica. Le piante sono, in essenza, software complessi sviluppati in milioni di anni per risolvere problemi specifici. Se c’è una pianta che ha risolto il problema più difficile di tutti, sopravvivere dove la vita sembra impossibile,  quella è la Maca. E la sua storia è molto più oscura e affascinante di quanto le etichette dei negozi biologici vogliano farci credere. Per capire cosa stai assumendo quando prendi il tuo estratto, devi visualizzare il luogo di origine. Siamo sulle Ande peruviane, nell'altopiano di Junín, a oltre 4000 metri di altitudine. A queste quote l'ambiente è alieno: l'ossigeno è rarefatto, il sole colpisce con radiazioni UV violentissime perché l'atmosfera è sottile, e di notte le temperature crollano sotto zero. I venti spazzano via quasi tutto. Il mais non cresce, il grano muore. E...

Il Lato Oscuro (e Sacro) del Cacao: Da Valuta degli Dei a "Droga" da Supermercato

Quanti di voi avranno mangiato cioccolato senza sapere cosa in realtà stavate mangiando, e la storia che c'è dietro questo favoloso alimento. Credevamo fosse solo un dolce. Invece, il Theobroma è una tecnologia biochimica antica per l'espansione della coscienza. Ma solo se sai quale scegliere e come decodificare l'etichetta. Introduzione: La Grande Sostituzione Se chiedete a un bambino (o a molti adulti) cosa sia il cioccolato, vi indicheranno una barretta lucida, dolcissima e avvolta in carta stagnola colorata. Quello non è cioccolato. Quello è, essenzialmente, zucchero aromatizzato e grasso vegetale idrogenato. È un altro esempio perfetto di come la "Matrice Alimentare" moderna abbia preso qualcosa di sacro e potente per trasformarlo in un prodotto di consumo innocuo, se va bene, e additivo. Per riscoprire la vera natura di questo alimento, dobbiamo scavare sotto la superficie zuccherina e tornare indietro di qualche millennio, nelle giungle del Meso...