Quanti di voi avranno mangiato cioccolato senza sapere cosa in realtà stavate mangiando, e la storia che c'è dietro questo favoloso alimento. Credevamo fosse solo un dolce. Invece, il Theobroma è una tecnologia biochimica antica per l'espansione della coscienza. Ma solo se sai quale scegliere e come decodificare l'etichetta.
Introduzione: La Grande Sostituzione
Se chiedete a un bambino (o a molti adulti) cosa sia il cioccolato, vi indicheranno una barretta lucida, dolcissima e avvolta in carta stagnola colorata. Quello non è cioccolato. Quello è, essenzialmente, zucchero aromatizzato e grasso vegetale idrogenato.
È un altro esempio perfetto di come la "Matrice Alimentare" moderna abbia preso qualcosa di sacro e potente per trasformarlo in un prodotto di consumo innocuo, se va bene, e additivo. Per riscoprire la vera natura di questo alimento, dobbiamo scavare sotto la superficie zuccherina e tornare indietro di qualche millennio, nelle giungle del Mesoamerica.
1. Theobroma: Il Cibo degli Dei (Letteralmente)
Il nome scientifico dell'albero del cacao è Theobroma, che in greco significa "Cibo degli Dei". Non era un modo di dire.
Per i Maya e gli Aztechi, i semi di cacao non erano uno snack. Erano tecnologia spirituale e valuta economica. Gli antichi Greci non hanno mai visto, né assaggiato, né sentito nominare il cacao. Per loro il cioccolato non esisteva.
Allora perché ha un nome greco? Ecco la "storia dietro il nome":
Il nome Theobroma non è stato dato dagli antichi greci, ma da Carlo Linneo, il famoso botanico svedese, nel 1753.
Siamo nel XVIII secolo, migliaia di anni dopo Platone. A quel tempo, il greco e il latino erano le lingue ufficiali della scienza (un po' come l'inglese oggi).
Linneo era affascinato dai racconti che arrivavano dal Nuovo Mondo. Sapeva che per i Maya e gli Aztechi quella pianta era considerata un dono divino (legato al dio Quetzalcoatl) e riservata alle classi più alte.
Linneo ha fatto un'operazione di "traduzione culturale": ha preso il concetto azteco di "Cibo sacro/divino".
Lo ha tradotto nel greco antico dei dotti: Theos (Dio) + Broma (Cibo/Nutrimento).
Quindi:
Gli Antichi Greci: Bevevano vino e ambrosia (mitologica), ma ignoravano l'esistenza dell'America e del cacao.
Gli Aztechi/Maya: Bevevano il cacao, ma lo chiamavano Cacahuatl o parole simili nelle loro lingue.
La Scienza Europea: Ha preso la pianta indigena e l'ha "ribattezzata" con un nome greco per nobilitarla.
È un classico esempio di come la storia ufficiale europea si sia appropriata di conoscenze native, incapsulandole nella propria terminologia classica
* Il Denaro che cresce sugli alberi: I semi di cacao erano usati come moneta corrente. Con pochi semi potevi comprare un coniglio; con molti, potevi comprare la libertà. Mangiare il cacao significava letteralmente "mangiare i propri soldi". Era un atto di opulenza e potere.
* Il Rituale del Sangue: La bevanda preparata dagli antichi (chiamata xocolatl) era amara, piccante, schiumosa e spesso colorata di rosso con l'annatto per simboleggiare il sangue. Era l'elisir dei guerrieri e dei sacerdoti, usato per indurre stati di trance e resistenza fisica. Montezuma, l'imperatore azteco, ne beveva decine di coppe al giorno per mantenere il vigore.
2. Il Codice Biochimico: Perché funziona sul tuo Cervello
Oggi la scienza ci permette di leggere il "codice sorgente" del cacao, e scopriamo che gli sciamani avevano ragione. Il cacao crudo o extra-fondente è un cocktail psicotropo leggero ma potente, ideale per chi cerca il "Flow State" (come uno sviluppatore o uno scrittore).
* Teobromina (non solo Caffeina): A differenza del caffè che dà un picco nervoso (e un crollo successivo), il cacao contiene teobromina. È un vasodilatatore: apre i capillari, aumenta il flusso sanguigno al cervello (brain oxygenation) e fornisce un'energia calma e sostenuta.
Anandamide (La Molecola della Beatitudine): Il cacao contiene anandamide (dal sanscrito ananda, beatitudine), un neurotrasmettitore che si lega agli stessi recettori dei cannabinoidi. Migliora l'umore e la creatività laterale senza alterare la percezione.
Magnesio: È una delle fonti naturali più ricche di magnesio, il minerale che "rilassa" il sistema nervoso. Focus + Relax = Produttività perfetta.
3. L'Inganno Moderno: Il Processo Olandese e lo Zucchero
Se il cacao è così potente, perché la barretta media del supermercato ti fa solo ingrassare e venire sonno?
Perché l'industria ha hackerato il sistema al contrario.
Lo Zucchero: La maggior parte del cioccolato commerciale è composto per il 50% o più da zucchero. Questo causa un picco glicemico immediato, che annulla i benefici cognitivi e crea dipendenza.
Il "Dutch Process" (Alcalinizzazione): Per togliere l'amaro naturale (che è dove risiedono i polifenoli curativi), l'industria tratta il cacao con alcali. Questo processo distrugge fino al 90% degli antiossidanti. Il cioccolato diventa scuro e dolce, ma è "morto".
4. Protocollo di Riattivazione: Come consumarlo oggi
Per usare il cacao come alleato nella tua ricerca o nel tuo lavoro, devi trattarlo non come un dolce, ma come un integratore funzionale.
La Regola dell'85%: Ignora tutto ciò che è sotto l'85% di cacao. Il latte nel cioccolato inibisce l'assorbimento degli antiossidanti. Devi abituare il palato all'amaro: è il sapore della medicina.
Cerca il "Crudo" (Raw): Se trovi cioccolato lavorato a freddo (spesso si trova nei negozi bio), è il nec plus ultra. Mantiene intatti gli enzimi e la struttura molecolare originale.
L'Abbinamento Alchemico: Vuoi potenziare l'effetto cognitivo? Mangia due quadratini di fondente insieme a qualche noce (grassi buoni) o un cucchiaino di olio di cocco. I grassi veicolano i nutrienti al cervello.
Conclusione
Ancora una volta, la "versione ufficiale" (il cioccolato al latte dolce e rassicurante) è una maschera che nasconde una verità più profonda e potente.
Il cacao è un relitto di un'era in cui l'alimentazione e il sacro erano la stessa cosa. Reintegrarlo nella nostra dieta moderna, con consapevolezza e rispetto per la sua origine, è un piccolo atto di ribellione contro un sistema che ci vuole docili e dipendenti dallo zucchero.
La prossima volta che sei bloccato su una linea di codice o su un testo antico, non cercare una bibita energetica. Cerca il Cibo degli Dei.
LaStoriaOcculta
Fonti;
La Scienza (Biochimica e Processi Industriali):
Sulla distruzione dei polifenoli (Dutch Process): Questo è il dato più scioccante per chi crede di mangiare sano comprando cioccolato qualunque.
Fonte: Journal of Agricultural and Food Chemistry. Uno studio intitolato "Impact of Alkalization on the Antioxidant and Flavanol Content of Commercial Cocoa Powders" dimostra che l'alcalinizzazione (processo olandese) riduce i flavonoidi dal 60% fino al 90%.
Sugli effetti cognitivi (Teobromina/Flavanoli):
Fonte: Frontiers in Nutrition (2017). Una meta-analisi intitolata "The neuroprotective effects of cocoa flavanol and its influence on cognitive performance" conferma il miglioramento del flusso sanguigno cerebrale e della memoria di lavoro.
La Storia (Moneta e Sangue):
Il testo sacro della storia del cioccolato: Se vuoi la fonte definitiva che collega il cacao al sangue e alla moneta, il libro è:
Titolo: "The True History of Chocolate"
Autori: Sophie D. Coe e Michael D. Coe.