Nel 1923, l'archeologo britannico Herbert Weld-Blundell acquistò un piccolo prisma di argilla in un mercato di antiquariato a Baghdad. L'oggetto, alto appena 20 centimetri, era coperto di scrittura cuneiforme minuscola e straordinariamente ben conservata.
Quando gli studiosi lo tradussero, si resero conto di avere tra le mani uno dei documenti più sconcertanti dell'antichità: la Lista Reale Sumerica, un catalogo completo di tutti i sovrani che governarono la Mesopotamia dalla "discesa della regalità dal cielo" fino all'epoca storica documentata.
Il problema non era l'esistenza della lista. Erano i numeri.
Re che regnavano per 28.800 anni. Dinastie che duravano 241.200 anni. Otto sovrani antidiluviani che complessivamente governarono per 241.200 anni prima del Diluvio Universale.
Numeri impossibili. Eppure, registrati metodicamente, con la stessa precisione burocratica usata per elencare i re storici i cui regni duravano decenni, non millenni.
Come spieghiamo questo documento? Mitologia infarcita nella storia? Errori di copiatura? Sistemi di conteggio alternativi? O forse, come alcuni ricercatori suggeriscono, cronaca letterale di qualcosa che non comprendiamo?
Il Prisma: Descrizione Fisica e Contesto
Il Prisma di Weld-Blundell, catalogato come W-B/62 al Ashmolean Museum di Oxford dove è oggi conservato, è un prisma di argilla cotta a quattro lati. Ogni lato contiene due colonne di testo cuneiforme, per un totale di otto colonne che elencano sistematicamente i re sumeri.
È datato al periodo della Terza Dinastia di Ur, circa 2100 avanti Cristo. Ma il testo che contiene è copia di tradizioni molto più antiche, probabilmente tramandate oralmente per secoli prima di essere scritte.
Non è l'unico esemplare della Lista Reale Sumerica. Esistono almeno 16 versioni frammentarie trovate in diversi siti archeologici mesopotamici: Nippur, Larsa, Ur, Isin, Kish. Tutte queste versioni concordano sui punti essenziali, particolarmente sulla sezione antidiluviana.
Questa concordanza tra fonti indipendenti suggerisce che non stiamo guardando l'invenzione fantasiosa di uno scriba, ma un documento ufficiale standardizzato, copiato e ricopiato attraverso secoli, considerato autorevole da diverse città-stato.
La Lista Reale Sumerica è divisa in due sezioni drammaticamente diverse per carattere e credibilità storica.
SEZIONE 1: I RE PREDILUVIANI
"Dopo che la regalità discese dal cielo, la regalità era in Eridu. In Eridu, Alulim divenne re; regnò per 28.800 anni."
Così inizia il documento. Non con genealogia mitica vaga, ma con un affermazione precisa: la regalità non emerse organicamente tra gli umani. Fu portata dal cielo.
Il testo elenca otto re che governarono cinque città prima del Diluvio:
ERIDU (prima città):
Alulim: 28.800 anni
Alaljar: 36.000 anni
BADTIBIRA:
Enmenluanna: 43.200 anni
Enmengalanna: 28.800 anni
Dumuzid (il pastore): 36.000 anni
LARAK:
Ensipzianna: 28.800 anni
SIPPAR:
Enmenduranna: 21.000 anni
SHURUPPAK:
Ubartutu: 18.600 anni
Totale: 241.200 anni di regno antidiluviano.
Poi il testo dice semplicemente: "Il diluvio travolse tutto."
SEZIONE 2: I RE POST-DILUVIANI
Dopo questa riga, il carattere del documento cambia drasticamente.
"Dopo che il diluvio ebbe travolto tutto e la regalità fu nuovamente discesa dal cielo, la regalità era a Kish."
I re post-diluviani iniziano con regni ancora lunghi (migliaia di anni), ma gradualmente i numeri diminuiscono. Attraverso successive dinastie, i regni si accorciano progressivamente fino a raggiungere durate storicamente plausibili.
Dinastia di Kish (post-diluvio immediato): regni di 1.200-1.560 anni
Dinastia di Uruk: regni di 324-1.200 anni
Dinastia di Ur (prima): regni di 80-400 anni
Dinastie successive: regni di 5-100 anni
Quando arriviamo alla Terza Dinastia di Ur (periodo in cui il prisma fu scritto, 2100 a.C.), i regni sono completamente realistici e confermati da altre fonti storiche: 18 anni, 46 anni, 9 anni.
Questa transizione graduale da durate impossibili a durate storiche è straordinariamente importante. Suggerisce che gli scribi non distinguevano tra "sezione mitica" e "sezione storica". Per loro, tutto era storia continua.
Se la sezione antidiluviana fosse pura mitologia, ci aspetteremmo numeri rotondi simbolici: 1.000 anni, 10.000 anni, 100.000 anni.
Invece abbiamo: 28.800, 36.000, 43.200, 21.000, 18.600.
Questi numeri hanno pattern matematici specifici. Sono tutti multipli di 3.600:
28.800 = 3.600 x 8
36.000 = 3.600 x 10
43.200 = 3.600 x 12
21.000 = 3.600 x 5.83 (circa)
18.600 = 3.600 x 5.17 (circa)
Il numero 3.600 appare costantemente nella matematica sumera. Era chiamato SAR, un numero con significato cosmico speciale. Rappresentava un "grande ciclo" o "anno divino".
Zecharia Sitchin notò che 3.600 corrisponde anche al periodo orbitale che i testi sumeri attribuiscono al pianeta Nibiru, mondo d'origine degli Anunnaki secondo la sua interpretazione.
Ma anche senza accettare la teoria di Sitchin, il pattern matematico è innegabile. I numeri non sono casuali. Seguono un sistema.
Le Spiegazioni Ortodosse: Tentativi di Normalizzazione
Gli studiosi accademici hanno proposto diverse spiegazioni per questi regni impossibilmente lunghi:
SPIEGAZIONE 1: SISTEMI DI CONTEGGIO DIVERSI
Forse i Sumeri usavano unità di tempo diverse. Invece di "anni", forse intendevano "mesi" o "stagioni".
Problema: Se dividiamo 28.800 per 12 (mesi in un anno), otteniamo 2.400 anni. Ancora impossibile. Se dividiamo per 365 (giorni), otteniamo 79 anni - plausibile, ma allora perché la transizione graduale? Perché non convertire tutti i regni in questo sistema?
Inoltre, quando il testo arriva ai re storici, usa chiaramente "anni" nel senso che comprendiamo. Non c'è indicazione di cambio di sistema.
SPIEGAZIONE 2: CONFUSIONE TRA RE E DINASTIE
Forse "Alulim regnò 28.800 anni" significa che la dinastia di Alulim durò quel periodo.
Problema: Il testo distingue chiaramente tra singoli re e dinastie. Quando parla di dinastie, dice "la dinastia di X durò Y anni". Quando parla di re individuali, dice "X regnò Y anni". La grammatica è diversa e consistente.
SPIEGAZIONE 3: NUMERI SIMBOLICI
I numeri rappresentano importanza o sacralità, non durate reali. Re più importanti ricevono numeri più grandi.
Problema: un autentica stupidaggine. Se così fosse, perché la progressiva diminuzione? Perché Alulim ha 28.800 ma Enmenluanna ha 43.200? Non c'è correlazione evidente tra importanza culturale e lunghezza di regno nella tradizione sumera.
Inoltre, questa pseudospiegazione non spiega perché i numeri seguono pattern matematici precisi piuttosto che essere simbolicamente rotondi.
SPIEGAZIONE 4: INFLAZIONE MITICA
Come nelle genealogie bibliche dove i patriarchi vivono centinaia di anni, i Sumeri inflazionarono le durate per rendere i loro antenati più impressionanti.
Problema: Le genealogie bibliche mostrano longevità individuale (Matusalemme vive 969 anni), non regni. E anche lì, 969 anni è infinitamente più plausibile di 28.800.
Nessuna di queste pseudospiegazioni è completamente soddisfacente. Tutte richiedono che ignoriamo aspetti del testo che non si adattano alla teoria.
Il Diluvio: Il Grande Spartiacque
La Lista Reale tratta il Diluvio non come mito ma come evento storico databile che divide la cronologia in "prima" e "dopo".
"Il diluvio travolse tutto."
Una riga. Nessuna elaborazione. Nessun dettaglio drammatico. Solo registrazione burocratica di fatto storico: ci fu un diluvio, distrusse tutto, poi la regalità ricominciò.
Questa brevità è significativa. Se il Diluvio fosse mito inserito in cronologia storica, ci aspetteremmo narrazione, dramma, dettagli morali. Invece è trattato con la stessa neutralità con cui il testo registra "poi morì e X suo figlio regnò".
Per lo scriba sumero, il Diluvio era semplice fatto storico che spiegava la discontinuità tra periodo antidiluviano e periodo post-diluviano.
Interessante notare: quasi ogni cultura antica ha tradizione di diluvio catastrofico globale. Non solo la Bibbia, ma testi babilonesi (Epopea di Gilgamesh), greci (Deucalione), indiani (Manu), cinesi, nativi americani, australiani aborigeni.
Oltre 200 culture raccontano variazioni della stessa storia: diluvio devastante, pochi sopravvissuti, ripartenza della civiltà.
La Lista Reale Sumerica inserisce questo evento in cronologia specifica: dopo 241.200 anni di regno antidiluviano, prima della riemergenza della civiltà con Kish.
I Nomi dei Re: Significati Nascosti
I nomi dei re antidiluviani non sono arbitrari. Hanno significati specifici in sumero:
ALULIM: (Alalu? Il primo anunnaki sulla terra?) "colui che protegge".
ALALJAR: interpretazione incerta, forse "colui che porta luce"
ENMENLUANNA: "signore della corona della potenza del cielo"
ENMENGALANNA: "signore della grande corona del cielo"
DUMUZID: "figlio fedele" (questo nome riappare in mitologia sumera come dio pastore)
ENSIPZIANNA: "signore-sacerdote del cielo"
ENMENDURANNA: "signore dei me (poteri divini) della durata"
UBARTUTU: padre di Ziusudra (Noè sumero) nell'Epopea di Gilgamesh
Molti di questi nomi includono "anna" o "an", termini sumeri per "cielo". Sono "signori del cielo", "coloro della corona celeste".
Questo pattern nominale suggerisce che questi re erano considerati di origine celeste o strettamente connessi alle divinità celesti (Anunnaki).
La Bibbia ebraica contiene una lista parallela notevolmente simile: i patriarchi da Adamo a Noè.
Genesi 5 elenca dieci generazioni antidiluviane con longevità estreme:
Adamo: 930 anni
Set: 912 anni
Enos: 905 anni
Kenan: 910 anni
Mahalaleel: 895 anni
Iared: 962 anni
Enoch: 365 anni (poi "fu preso da Dio")
Matusalemme: 969 anni
Lamech: 777 anni
Noè: 950 anni
Notate le differenze:
Lista Sumerica: 8 re, regni di decine di migliaia di anni
Lista Biblica: 10 patriarchi, vite di centinaia di anni
Ma notate anche le similitudini:
Entrambe hanno esattamente lista di sovrani/patriarchi antidiluviani
Entrambe terminano con il Diluvio
Entrambe mostrano longevità impossibile per standard moderni
Entrambe trattano questi numeri come cronaca, non come allegoria
Lo studioso biblico William F. Albright e altri hanno notato che i patriarchi biblici potrebbero essere versione ebraica "normalizzata" della tradizione mesopotamica molto più antica. Gli ebrei durante l'esilio babilonese (586-538 a.C.) ebbero accesso diretto ai testi sumeri e babilonesi.
Forse ridussero i numeri per renderli più credibili ma mantennero la struttura base: lista di antidiluviani longevi che termina con diluvio catastrofico.
Personalmente non mi trovo d'accordo con questa spiegazione. Io credo che i nomi della lista reale sumerica si riferiscano ai primi Anunnaki che giunsero sulla terra, e vi regnarono. Il nome Alulim ad esempio è molto simile ad Alalu, il primo anunnaki a mettere piede sulla terra, secondo le cronache sumere. Dumuzi poi appare nel pantheon sumerico come uno dei figli di Enki, amante di Inanna, nipote di Enlil. Inoltre i regni sono eccessivamente lunghi per esseri umani, non come centinaia di anni per i patriarchi biblici prediluviani. Ma questa è solo una mia considerazione personale.
L'aspetto più sconcertante della Lista Reale non sono i numeri estremi prediluviani comunque. È la transizione graduale da numeri impossibili a numeri storici.
Se tracciate graficamente le durate dei regni dalla sezione prediluviana fino ai re storici, ottenete una curva di decadimento quasi perfetta. Non un salto improvviso da "mito" a "storia", ma una diminuzione progressiva e continua.
Prima dinastia post-diluvio (Kish): 1.500 anni media
Seconda dinastia (Uruk): 800 anni media
Terza dinastia (Ur I): 200 anni media
Dinastia successiva: 100 anni media
Dinastie storiche: 5-50 anni (normale)
Questo pattern suggerisce che gli scribi non stavano mescolando due fonti diverse (mito + storia). Stavano registrando ciò che credevano essere un processo storico continuo: una graduale diminuzione della longevità umana/durata dei regni dal periodo antidiluviano al periodo storico.
Questo è esattamente ciò che troviamo anche nella Bibbia. Dopo il Diluvio, i patriarchi vivono progressivamente meno:
Sem (figlio di Noè): 600 anni
Abramo: 175 anni
Mosè: 120 anni
Re Davide: 70 anni
Le Interpretazioni Alternative di Sitchin e la Teoria Anunnaki (che si sposa con la mia)
Zecharia Sitchin propose interpretazione radicale: i numeri sono letteralmente accurati, ma non si riferiscono a esseri umani ordinari.
Secondo Sitchin, i re antidiluviani erano Anunnaki o ibridi Anunnaki-umani, che possedevano longevità estrema grazie alla loro genetica superiore. Gli Anunnaki, venuti dal pianeta Nibiru, avevano aspettativa di vita di decine di migliaia di anni terrestri.
I re iniziali (Alulim, Alaljar) erano Anunnaki puri: durate di regno 28.000-43.000 anni.
Re successivi erano ibridi con percentuali decrescenti di DNA Anunnaki: durate progressivamente ridotte.
Dopo il Diluvio, che eliminò gran parte della popolazione, la componente Anunnaki si diluì ulteriormente nelle generazioni successive, causando la continua diminuzione di longevità fino ai livelli umani normali.
Questa interpretazione è respinta dalla accademia ortodossa come pseudoscienza. Ma ha il merito di prendere i numeri alla lettera e spiegare la transizione graduale senza invocare "corruzione del testo" o "sistemi di conteggio misteriosi".
Se la sezione antidiluviana è pura invenzione, dobbiamo chiederci: perché?
Perché scribi sumeri del 2100 a.C., che registravano meticolosamente cronache storiche accurate dei loro re contemporanei, improvvisamente inventerebbero regni di 28.800 anni per re antichi?
Qual era lo scopo? Impressionare i lettori? Ma chi leggeva questi testi erano principalmente altri scribi e sacerdoti educati. Non erano facilmente impressionabili da numeri assurdi.
Legittimare dinastie contemporanee collegandole a passato glorioso? Ma dinastie contemporanee avrebbero guadagnato più legittimità da antenati "normali" glorificati che da figure così remote da essere incomprensibili.
Spiegare l'origine divina della regalità? Questo funzionerebbe, ma non richiede numeri così specifici e matematicamente strutturati. Mitologie di altre culture descrivono origine divina della regalità senza fornire durate di regno precise.
La spiegazione più semplice è spesso quella corretta: gli scribi registrarono ciò che le loro fonti dicevano. Copiarono liste tramandate oralmente per secoli o millenni, che loro stessi consideravano cronache storiche autentiche.
Non stavano inventando. Stavano preservando.
Il Prisma Come Ponte: Collegare Mito e Storia
Forse il vero valore del Prisma di Weld-Blundell non è risolvere il mistero dei numeri impossibili, ma mostrarci come gli antichi stessi vedevano la relazione tra mito e storia.
Per noi moderni, purtroppo, esiste distinzione netta: mito (fantasia, allegoria, simbolismo) versus storia (fatti, cronologia, documentazione).
Ma per gli scribi sumeri, non esisteva questa distinzione. Tutto era storia continua. Il fatto che regni antichi durassero migliaia di anni mentre regni recenti duravano decenni non era contraddizione. Era semplicemente come le cose erano cambiate nel tempo.
Come oggi accettiamo che dinosauri esistettero milioni di anni fa (forse) seguendo regole biologiche diverse da quelle moderne, forse i Sumeri accettavano che re antichi vissero secondo regole diverse.
Il Prisma ci sfida a riconsiderare le nostre categorie. Forse mito e storia non sono opposti ma punti su uno spettro. Forse ciò che chiamiamo "mito" contiene nuclei di eventi storici reali che non capiamo ancora come interpretare. Tranne forse Zecharia Sitchin...
Una Riflessione Finale: Cosa Non Stiamo Vedendo?
Il Prisma di Weld-Blundell è oggi in una vetrina climatizzata all'Ashmolean Museum di Oxford. Migliaia di visitatori lo guardano ogni anno. La maggior parte legge la targa esplicativa che dice qualcosa come "Lista mitologica di re sumeri, include regni impossibilmente lunghi prima del diluvio leggendario".
Mito. Leggenda. Impossibile.
Ma il prisma non fu creato come opera di finzione. Fu creato come documento ufficiale, copiato e conservato attraverso secoli, consultato da scribi che registravano cronache reali delle loro città-stato.
Per quegli scribi, non era mito, era semplicemente storia.
Forse avevano torto. Forse i loro numeri sono corrotti, i loro sistemi di conteggio fraintesi, le loro fonti contaminate da fantasie.
O forse, come con tanti altri "miti" antichi che l'archeologia ha successivamente confermato (Troia era reale, i Hittiti erano reali, il Diluvio aveva base geologica reale), stiamo semplicemente guardando qualcosa che non abbiamo ancora capito come interpretare.
Re che governavano per 28.800 anni prima del Diluvio.
Impossibile per esseri umani normali.
Ma la Lista Reale non dice che erano esseri umani normali. Dice che erano re che discesero dal cielo.
Forse dovremmo prendere quella frase più seriamente di quanto facciamo.
Il prisma è piccolo. Solo 20 centimetri di argilla cotta.
Ma contiene uno dei più grandi misteri dell'antichità.